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Corsi SEO Online Lolli Group – Facebook Ads o Google ADS?

Non è semplice fornire una risposta alla domanda se sia meglio utilizzare Facebook ADS oppure Google ADS per il marketing digitale. Come spesso accade nel SEO, e come imparerete strada facendo, la risposta potrebbe genericamente essere “dipende“.

I due strumenti Facebook ADS e Google ADS sono molto diversi più che altro per il pubblico che vanno a colpire. Non si tratta di segmentare persone, abitudini o età, ma di capire quale domanda volete intercettare con il vostro annuncio Facebook ADS oppure Google ADS.

Questa parte della domanda è alla base delle maggior parte delle azioni di SEO, eppure è una delle più difficili da capire e comprendere da chi si appresta a inserirsi in questo settore. La domanda dovrebbe già essere stata analizzata con attenzione, perchè da questa derivano anche le famose keywords o parole chiave, senza le quali non esiste un posizionamento, o non si fa altro che brancolare nel buio.

Che cosa mostrano, infatti, i neofiti – o chi si crede un grande specialista – della SEO? Mostrano gli Analytics delle visite al sito. Queste però, non ci permettono minimamente di capire chi sia il nostro utente medio, e a che domanda siamo riusciti a rispondere per farlo arrivare sul nostro sito.

Le domande principali a cui rispondere

Sono principalmente due le domande in gioco, nella decisione di attivare Facebook ADS oppure Google ADS.

  • Domanda Consapevole
  • Domanda Latente

Domanda Consapevole

In questo caso l’utente ha un problema da risolvere, e lo conosce bene. Non importa che l’utente sappia dell’esistenza della nostra ditta, e per la gran parte il nome dell’azienda o del sito web, che ha richiesto notti insonni di decisioni su punti, virgole, trattini ed estensioni TLD, sarà per lui totalmente inutile e trasparente.vans_con_fiori-471-lolli-group

Ad esempio la mia ragazza mi ha fatto notare quanto le piacciano un nuovo paio di Vans, di moda, con i fiorellini. Le desidera tanto prima dell’estate.
Appena solo, vado sul web e cerco, sul mio motore di ricerca preferito, che nella quasi totalità del mondo occidentale è Google:

  • Vans fiorellini

A questo punto avrò una lista di siti che le vendono, o una lista di siti che, pur non vendendole o avendole esaurite, sono nelle prime posizioni. Si, perchè la pubblicità permette di far apparire al primissimo posto delle ricerche il sito di vendita online anche se poi, una volta entrati, le scarpe in questione saranno esaurite, o forse non avranno il numero giusto.
La pubblicità in questo caso intercetta la mia domanda, e, anche se non ha una risposta positiva, mi traghetta comunque verso un sito web. Si immagina che – se proprio non sono lì solo per quel prodotto e basta – io possa trovare qualcos’altro di piacevole per spendere comunque un po’ di soldi.
Salvo trovarmi sempre con lo stesso problema delle Vans a fiorellini pochi minuti dopo!

Domanda Latente

Dalla parte opposta c’è la domanda latente. Anche in questo caso sarà la domanda a portarmi verso la scelta di un’annuncio Facebook ADS oppure Google ADS.zampa-del-cane-lolli-group
La risposta a una tale domanda sicuramente non è nota all’utente, il quale forse non sa nemmeno che esista una risposta alla propria domanda.
Quante volte ci capita di pensare, o di condividere con chi abbiamo accanto, un annuncio di un prodotto che non pensavamo nemmeno che esistesse?

Vediamo un altro esempio, questa volta per una domanda latente.
Ho un cane molto simpatico e dolce, si chiama Stella, ma quando piove e lei va a spasso per i prati, attività che ama moltissimo, si sporca le zampe di terra. E’ del tutto normale, ma – vivendo in un appartamento – mi farebbe piacere se avesse imparato a pulirsi le zampe sullo zerbino, prima di entrare in casa.
Ovviamente non sono riuscito a insegnarlo a Stella, e mi sono rassegnato a pulire la terra nell’ingresso, dopo le passeggiate alla “Singing in the rain”.

Un giorno apro Facebook e vedo un annuncio di pulisci zampe in silicone. Immediatamente e quasi istintivamente entro nell’annuncio, vedo come funziona l’oggetto, non perdo tempo e lo acquisto, risolvendo così – o almeno credo – il problema delle zampe di Stella nelle giornate di pioggia.

Quali ADS utilizzare

La risposta è volutamente semplificata, naturalmente c’è un mondo da approfondire ancora, prima di decidere come spendere il proprio budget in pubblicità digitale.

Questi esempi ci hanno però già indicato la strada:

  • se il mio prodotto può essere cercato (non trovato) dall’utente medio, che utilizzerà le keywords o la descrizione su un motore di ricerca come Google, allora sarà meglio Google ADS
  • se il mio prodotto è nuovo, non ha un mercato preciso, oppure è un prodotto di cui molti ignorano addirittura l’esistenza, allora sarà sicuramente meglio puntare il budget su Facebook ADS.
    In tutti i casi la parona chiave è testare. Provate prima con piccoli budget e diversificate le offerte. Provate con gruppi diversi di persone, con differenti età, cultura, residenza, sesso. Testate entrambe le piattaforme e verificate i risultati.
    Senza questo, la maggior parte del vostro budget, indipendentemente da chi lo raccoglierà, sarà buttato al vento.

N.B.: ci sono molti altri sistemi di pubblicità online, anche Bing, ad esempio, ha il suo sistema di ADS. Ne parleremo in altre occasioni e ne abbiamo già parlato, in questo caso il paragone veniva da domande specifiche di nostri clienti.


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  • Andiamo dunque all’indirizzo https://www.cylex-italia.it/
  • In alto a destra premiamo su “Registrazione”.
  • A sinistra ora troviamo “Elenco di aziende online” e di nuovo “Registrazione”. Premiamo questo tasto

SEO Ottimizzazione Lolli GroupUna volta compilata la scheda interamente, come da questa immagine, dovremmo trovarci con la scritta in fondo alla pagina:

Non c’è nessun’azienda con questo nome nel nostro database!
Se la tua ditta ha un sito web, fa una ricerca veloce anche in base al sito oppure modifica le parole se la tua ditta può essere chimata in modo diverso.
Se la tua ditta non è elencata di sotto, ti invitiamo a registrarla in Cylex.

Ora clicchiamo su “Inserisci Azienda”.

Inseriamo i nostri dati e una password, che servirà poi per recuperare la scheda e modificarla in futuro.

Una volta completato, avremo il messaggio:

La registrazione è completa. Non dimenticare di validare l’iscrizione tramite il link ricevuto nell’email per poter personalizzare la pagina.

Ultima fatica, cliccare sul link arrivato attraverso la posta elettronica, per ricevere la conferma finale di registrazione.

 


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Lolli Group Scritta

Creare un sito web non basta per una buona posizione sui motori di ricerca

Lolli Group ScrittaI nostri clienti ci chiedono spesso perchè dovrebbero investire, oltre che nella realizzazione di un sito web, o magari di un sito web e-commerce anche complesso, nella comunicazione, per una buona posizione nei motori di ricerca.

La concorrenza è quasi incalcolabile, e fra milioni di siti che trattano degli stessi argomenti, Google Search e gli altri daranno una posizione fra i motori di ricerca (clicca qui per vedere quanti sono…) posizioneranno – più che altro per dovere – ogni nuovo sito nella pagina numero 1.230.000 all’incirca. Sarà davvero difficile convincere un visitatore a entrarci.

Esistono, certo, i social, e un picco di visite da parte del 20% dei vostri “amici” di Facebook è auspicabile, una volta che avrete pubblicato il post “visitate il mio nuovo sito di e-commerce“, mi aiuterà nel posizionamento con i motori di ricerca. L’altro 80% dei vostri amici penserà, magari anche giustamente, “e chi se ne frega”.

Con la concorrenza di Amazon per le vendite online, seguito a ruota da catene mondiali che investono milioni di euro in pubblicità, le speranze di un ritorno di pubblico, dopo il primo passaggio, sono un po’ pochine.

Gli imprenditori, purtroppo, non si immedesimano nel comportamento degli utenti, e fingono di non considerare le motivazioni che loro stessi seguono quando visitano il web.

Quando poi sono passati molti mesi, e il contatore Google Analytics continua a segnare zero, oppure 1 visitatore (che di solito, non avendo inserito un filtro, è lo stesso proprietario del sito che va a controllare freneticamente ogni giorno se la home page è ancora nello stesso posto), l’azienda inizia timidamente a inserire qualche post, o addirittura una parte di blog, che non migliora molto la situazione. E spesso la grammatica lascia un po’ a desiderare, come nell’esempio della foto. Chi lo scrive, poi, è il nipote del cugino, che ha studiato come si usa WordPress. Da un video su YouTube.

Se il Corriere della Sera uscisse con frequenze casuali, ogni due o tre, o forse otto o dieci giorni, e qualche volta dimenticasse l’uscita per un mese o due, vi ricordereste di chiederlo in edicola? No, semplicemente dopo la seconda “non è uscito, oggi” dimentichereste che esiste, diventando clienti di un’altra testata. (mi perdoni la direzione del Corriere della Sera, l’esempio proprio su questo quotidiano viene solo dal cuore).

Ci chiedono spesso perchè i nostri collaboratori, molti di loro, sono laureati in materie letterarie, umanistiche. La comunicazione di cui necessita un sito web non è fatta di parole accozzate in inglese. Viene letta piacevolmente quando scorre, quando è semplice e ha un significato chiaro. La gente non ha tempo da perdere per intuire cosa un post voglia dire fra congiuntivi e condizionali mischiati a caso.

Noi scriviamo ogni giorno molti articoli, ognuno per un sito differente. Questo Google e gli altri motori lo notano, se ne accorgono, e pian piano la posizione nei motori di ricerca scala la classifica. Volete arrivare nella prima pagina delle ricerche su Google? Chiedetevi se il vostro sito contiene informazioni pertinenti, nuove, interessanti su quell’argomento.

Per arrivare a questi risultati di posizionamento sui motori di ricerca servono, per ora, ancora persone. Perchè il copia incolla degli articoli non è visto di buon occhio: nè dalla legge, con multe decisamente importanti, nè dai motori di ricerca, che sanno benissimo cercare e trovare i “copioni”.

Non vi offriamo necessariamente il nostro aiuto, ma se volete emergere, e non avere un sito con scritto “SCRIVERLO KE DIRTELO NON E’ FACILE”, dovete investire. O vi mettete a scrivere, o lo fate fare ad altri.

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