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Google rimuove app che rubano password

Nove app sono state rimosse da Play Store, grazie all’intervento degli esperti di una società di sicurezza, che hanno segnalato a Google la presenza – all’interno delle applicazioni – di alcuni virus trojan, che rubavano le password per l’accesso a Facebook.
Le app – però – sono già state scaricate 5,8 milioni di volte nel mondo! Si può immaginare quanti dati siano nelle mani dei criminali informatici, che presumibilmente le utilizzeranno in modo illecito.

Il sistema del virus trojan era il solito: l’utente era indirizzato verso una pagina di accesso Facebook – fasulla – creata solo per rubare le password e rimandarle al server dei criminali informatici.

Ecco l’elenco delle app eliminate dal Google Play Store:

  • Rubbish Cleaner
  • PIP Photo
  • Processing Photo
  • Inwell Fitness
  • Horoscope Daily
  • App Lock Keep
  • Lockit Master
  • Horoscope Pi
  • App Lock Manager

La società che ha scoperto la vulnerabilità delle app è la nota Dr Web, e ha aggiunto che in questo momento le app recuperavano le password di Facebook, ma avrebbero potuto senza grandi problemi sfruttare lo stesso sistema per carpire le password di qualsiasi altro sistema online, comprese quindi le banche online e i conti correnti anche in criptovalute.

Gli sviluppatori di queste app sono stati banditi da Google Play Store, ma Google continua la ricerca all’interno di altre applicazioni, che potrebbero facilmente essere ancora presenti. La prudenza è d’obbligo.

Nel giro di pochi giorni è la seconda notizia che riguarda sistemi per rubare password degli utenti, utilizzando telefoni e tablet Android. Poco tempo fa era stato scoperto il nuovo virus Joker, nato e utilizzato anch’esso per rubare password agli utenti ma non solo. Contatti, messaggi, sms, note e dati personali potevano essere facilmente trafugati e inviati ai server dei cybercriminali senza che l’utente si accorgesse di nulla.

Ecco le otto app infettate dal virus Joker, da cui stare alla larga:

  • Auxiliary Message
  • Fast Magic SMS
  • Free CamScanner
  • Super Message
  • Element Scanner
  • Go message
  • Travel Wallpaper
  • Super SMS

Anche in questo caso le app infette sono state cancellate dal Play Store, ma non per questo non possono essere ancora in uso sui telefoni degli utenti.

Se avete domande o problemi, scriveteci e raccontate il vostro problema a fake@lolligroup.com.
E approfittate per cambiare subito le password.

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Spotify lancia Greenroom, concorrente di ClubHouse (e Telegram)

Anche Spotify ha annunciato la sua nuova Greenroom, una versione di Clubhouse. Il nuovo sistema permette di mettere a disposizione – online – nuovi contenuti audio, musica e podcast. In questo modo Spotify segue la nuova moda di diffusione contenuti iniziato proprio con la app Clubhouse.

Spotify era probabilmente partita con questo nuovo progetto grazie alla acquisizione degli sviluppatori di Locker Room, una app molto simile e vicina a Clubhouse, dedicata allo sport, come dice il nome.

Greenroom sarà invece dedicata alla musica, mantenendo tutte le funzionalità di diffusione audio, musica, podcast. Spotify Greenroom sarà pubblicata in App Store e Google Play, per sistemi iOS e Android.
Spotify commenta a proposito di Greenroom:

“Abbiamo pensato a Greenroom tenendo bene in mente i creatori e agli artisti che rendono Spotify eccezionale, con la voglia di semplificare l’interattività e le connessioni tra i partecipanti alle stanze dal vivo”

La app Greenhouse è molto semplice. L’utente si iscrive, con il proprio account Spotify o Facebook, in autonomia e senza la necessità di essere invitato da qualcuno, tanto cara a Clubhouse. Si entra in una stanza oppure se ne crea una nuova e personale.
Le stanze funzionano anche in modalità background, e si ritroveranno i contenuti nella app anche dopo aver utilizzato una applicazione diversa, ad esempio Spotify stessa.

Ricordiamo a tutti che anche Telegram offre queste funzionalità di chat room audio, di chat vocali con decine o migliaia di persone, e ultimamente anche di video chat. Uno strumento sicuro e rispondente alle norme sulla privacy che non mancherà di appassionarvi (clicca QUI per il canale Telegram Lolli Group).

Molto interessante anche l’annuncio del Creator Fund da parte di Spotify, il programma integrato che aiuterà i creativi a creare un reddito dal proprio lavoro. Spotify infatti pagherà i creator basandosi sul numero di utenti in ascolto nelle diverse stanze e gruppi, proprio come fa anche Clubhouse nel suo sistema.

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