Reddito di cittadinanza contro il “mistero grosso del pulsante rosso”
Cosa c’entra il reddito di cittadinanza (qui il link ufficiale con le istruzioni), per cui milioni di parole sono state spese negli ultimi giorni nei telegiornali, in radio, sul web e sulla carta stampata, con un fantomatico pulsante rosso, di cui abbiamo una bella immagine qui accanto?
Due aspetti così lontani, così eterogenei, da sembrare un matto chi li voglia mettere uno a fianco dell’altro. Eppure sono solo due aspetti della società che è stata lasciata, in Italia, a chi oggi ha circa una quarantina d’anni, forse poco meno.
Chi è appena andato in pensione, o sta per andarci, calcolando insieme con l’INPS la fantomatica e incomprensibile “quota cento”, buttata fra milioni di parole riferite alle novità di un Governo, rispetto a quello precedente, ha lasciato proprio questa Italia, e questa Europa, così come le vediamo e viviamo.
Questi nuovi pensionati sono quelli che hanno ballato fino all’alba negli anni 90, quando tutto sembrava a portata di mano, quando i mutui per le case li davano anche a chi non avesse da parte cifre impossibili (come si fa ad avere sul conto corrente il 20% del costo di un appartamento a Roma, di 500.000 euro?), quando il lavoro esisteva, per quanto effimero, quando un lavoratore poteva permettersi di mandare la famiglia addirittura un mese intero al mare.
L’eredità lasciata alle persone di mezza età è il nulla, è questa legge per il reddito di cittadinanza che premia i poveri veri, chi davvero non riesce ad arrivare a fine mese, e promette non tanto qualche spicciolo, che ovviamente moltiplicato per i milioni aventi diritto non è poi così poco, per lo Stato, ma un lavoro.
Offerta di lavoro per tutti
Si parla di lavoro, di offerte di impiego, di personaggi che dovranno prendere per mano gli aspiranti lavoratori disoccupati e portarli davanti a non uno, non due, ma addirittura tre proposte di lavoro. Certo il lavoro potrà essere a 250 chilometri da casa, ma cosa volete che sia per chi ha voglia davvero di fare? Pensate che un imprenditore non salga su un treno o un aereo tre volte alla settimana, almeno, per superare il doppio o il triplo di quella distanza?
In Lolli Group, ad esempio, abbiamo clienti in Altro Adige, nel Trentino, in Veneto e in Friuli. Per non parlare della quantità di aziende che storicamente seguiamo e si affidano a noi, in Lombardia e a Milano in particolare. Le distanze, da Roma, sono ben più di quei 250 chilometri, e capita di tornare a casa talmente distrutti da addormentarsi nella vasca da bagno, nel primo momento di relax dopo un viaggio di qualche giorno.
Nessuno si lamenta, e non si lamenteranno, ne siamo certi, nemmeno i destinatari del reddito di cittadinanza, seguiti dai Navigator, tutor della nuova generazione. E siamo certi che anche quelli saranno scelti fra i maggiori professionisti e ricercatori in ambito di gestione e selezione del personale. Un po’ come le persone che lavorano ora ai centri per l’impiego.
Per chi non l’avesse capito, il paragrafo sopra è ironico.
Il pulsante rosso dell’IKEA
Torniamo ora al nostro pulsante rosso, dove, lo potete vedere anche ingrandendo la foto – se non ci credete – è ben in evidenza la scritta “Aprire”. C’è una porta scorrevole, c’è una saletta fumatori (cari designer e architetti IKEA, non vi ringrazieremo mai abbastanza, posto che si debba smettere di fumare appena possibile…). Ripetiamo: porta scorrevole, pulsante ROSSO con scritto “Aprire”.
Che cosa fa il 50% circa della gente che usa, o vorrebbe utilizzare la saletta? Prende la porta scorrevole, a forza, e la apre. Peraltro con uno sforzo quasi sovrumano, perchè sembra davvero dura, e ovviamente non è fatta per essere aperta a mano, ma per scorrere.
Scorrere, appunto, dopo aver premuto il pulsante ROSSO.
Le persone che aprono a forza la porta non sono semplicemente stupide. Sono distratte, perchè anche l’intelligenza di un procione sarebbe sufficiente a capire che il pulsante apre la porta, e non ci sono dubbi che anche un animale di classe inferiore potrebbe riuscirci, se avesse le informazioni che abbiamo noi umani. Ci sono splendidi video dove i polpi riescono a svitare il tappo dei barattoli di vetro, per prendere il cibo chiuso all’interno.
Siate attenti, siate svegli
Il pulsante ROSSO è l’emblema del nostro tempo. Gente distratta, che non pensa, non riflette, fa la prima cosa che passa per la mente. Non organizza e non riflette. Se non ci credete mettetevi, come abbiamo fatto noi, davanti alla porta della saletta fumatori di un negozio IKEA qualsiasi, e prendete carta e penna. Scartando quelli che rinunciano, perchè si aspettano che la porta si apra da sola, prendete nota di chi la apre a mano, a forza. La percentuale è del 50% circa. Anzi sarebbe splendido vedere uno studio universitario sull’argomento.
Noi vogliamo solo sperare che la gente che parteciperà alla domanda per il reddito di cittadinanza sia più sveglia e attenta di questi davanti al pulsante ROSSO, ma ne siamo quasi certi. Davanti alla necessità l’ingegno si mette all’opera, e anche il più distratto pensa giorno e notte come portare il pane alla famiglia. Chi ha vizi, e ha la pappa già pronta sulla tavola apparecchiata, invece, può permettersi di passeggiare guardando solo e unicamente lo schermo dello smartphone.
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