Come ogni anno il 25 Novembre si ricorda la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. La ricorrenza è stata decisa dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite ONU, a partire dal 17 dicembre 1999, con la risoluzione 54/134.
Il giorno scelto è stato scelto nel 25 Novembre, partendo proprio da una singola decisione di una associazione delle donne di Bogotà – capitale della Colombia – in occasione di un incontro fra le associazioni a difesa delle donne nel Centro America e Caraibi. Chiaro, ci vengono subit in mente le spiagge lisce e vellutate, bianche coralline, e l’acqua trasparente e calda. Purtroppo la realtà, ora come quasi 20 anni fa, non è tanto idilliaca per le donne, e non solo per chi vive da quelle parti.
La partecipazione, infatti, si è subito estesa a macchia d’olio, fino in tutti i continenti e in Europa. L’Italia, come altre nazioni, si è scoperta terra di femminicidi e di soprusi che portano poi a questi omicidi. La nostra “terra del maschione”, dove l’uomo sa tutto, comanda tutto, prevede tutto, e soprattutto IMPONE TUTTO, ha scoperto un substrato nemmeno troppo nascosto, fatto di pestaggi, schiaffi, soprusi di ogni tipo.
I meno maneschi, poi, fra quelli che osano chiamarsi uomini, solo per avere un organo sessuale diverso e – leggermente – più allungato per esigenze dettate dalla Natura, hanno capito anche come applicare violenza con metodi psicologici più o meno intensivi.

Le donne, da parte loro, con il senno che ne contraddistingue la propria natura, spesso trattengono, sopportano, giustificano. Forse qui i geni selezionati dall’evoluzione hanno sviluppato caratteri non del tutto perfetti, ma sarebbe stato difficile anche prevederlo, per madre Natura, o per Dio che si voglia.

In Italia sembra che finora siano 32 i femminicidi registrati in Italia fino a settembre 2018. Alcuni tipi di reati sono in calo: i pestaggi in famiglia, le mani alzate dal padre padrone, lo stalking e le violenze sessuali. Grazie al cielo aumentano, pur piano piano, anche denunce e arresti.

Una iniziativa della Camera dei Deputati propone di postare una foto con uno sbaffo rosso sotto un occhio, è stata proposta dall’Onorevole Maria Carfagna, Vice Presidente della Camera, e ha avuto molte adesioni. Hashtag per tutto oggi 25 Novembre 2018: #NonÈNormaleCheSiaNormale. Aggiungetelo alle vostre foto pubblicate nei social.

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Un video della TV della Camera, poi, aggiunge dettagli, tesimionianze, parole da ascoltare. Potete guardarlo e ascoltarlo a questo link: Webtv.camera.it

Nonostante tutto l’ultima notizia di cronaca nera ci descrive un delitto freschissimo. A Firenze una ragazza di origini cinesi di 21 anni è stata strangolata in un ostello dal marito di 30 anni, alla fine di una lite banale e idiota (di solito sono tutte così, purtroppo. Purtroppo perchè ne possono capitare spesso in ogni famiglia). I due erano addirittura in viaggio di nozze a Firenze.

Infine gli interessanti dati della Associazione Di.Re – Donne in rete contro la violenza – permette di sapere qualcosa di più sull’aggressore medio delle donne. Smettiamola con questi preconcetti, perchè il 65% dei malati di mente che rovinano le donne sono italiani.
Le donne che hanno poi avuto il coraggio di rivolgersi ai centri antiviolenza, sempre sencondo i dati dell’associazione, sono arrivate quasi a 50 mila, mentre ancora solo 29 mila hanno cominciato un percorso per difendersi e uscire dalla violenza.
Il 27% delle donne che chiedono aiuto sono straniere, il 73% sono italiane. Il 63% ha figli, di solito minorenni.