Non può più esistere una Sanità senza la Cartella Clinica Elettronica, una delle migliori occasioni di vedere un Gestionale al lavoro, aiutando il lavoro di ogni giorno in Ospedale, Clinica, Casa di Riposo, Casa di Cura, Residenza per Anziani.
Tutti i sistemi e i processi gestionali ne saranno completamente ottimizzati e velocizzati, specialmente se la struttura dei database e del sistema Gestionale centralizzato saranno studiati per operare rapidamente e con qualsiasi strumento hardware. La Cartella Clinica Elettronica dovrà poter essere accessibile anche da uno smartphone Android o iPhone, un tablet o iPad, o computer con sistema operativo Windows, Mac OSX, Linux o altro.
Di cosa si tratta, come viene creata e come può aiutare la struttura pubblica o privata a contenere e ridurre le spese di gestione?
Cos’è una Cartella Clinica Elettronica
La Cartella Clinica Elettronica (CCE) è un documento digitale che viene creato e archiviato dalla struttura sanitaria, ospedale o clinica per poter gestire in modo organizzato le informazioni del paziente e mantenere sempre aggiornato il percorso clinico.
La CCE salva in un Gestionale Personalizzato le informazioni sulle visite e su ogni esame clinico a cui si è sottoposto il paziente all’interno della struttura, e le rende accessibili a tutto lo staff.
Una possibilità che si è ormai diffusa sia in Italia che in altri Paesi.
In sistema è noto nel settore medico all’estero, vista la sua capacità di condividere informazioni in tempo reale. Questo sistema viene chiamato anche Electronic Patient Record, ed è tanto diffuso vista la capacità di organizzare, ridurre i costi, i tempi, migliorare la attività di ogni struttura sanitaria e collegata alle informazioni di un paziente.
Dal punto di vista del paziente, quindi, la Cartella Clinica Elettronica è simile al Fascicolo Sanitario Elettronico, ma ha alcune differenze.
Differenza fra Cartella Clinica Elettronica e un Fascicolo Sanitario Elettronico
La CCE è un documento digitale creato dalla struttura sanitaria che ha in cura il paziente, che può essere condivisa anche con il medico di famiglia ed altri specialisti.
Invece il Fascicolo Sanitario Elettronico è una raccolta elettronica di dati e informazioni sanitarie di una persona provenienti da ospedali, poliambulatori, studi medici, cliniche, laboratori analisi. Contiene i dati identificativi del paziente, i suoi esami, i referti, i verbali del Pronto Soccorso ed altre informazioni sanitarie.
Sono due sistemi diversi, ma utili entrambi per avere sotto controllo la propria storia clinica aggiornata.
La storia clinica del paziente è sempre aggiornata grazie alla Cartella Clinica Elettronica
La cura del paziente parte dalla conoscenza precisa ed aggiornata del suo stato di salute nel momento in cui viene preso in carico: qual è la sua storia clinica, a quali esami si è sottoposto, quali sono i suoi referti… moltissime informazioni che possono essere facilmente racchiuse nella Cartella Clinica Elettronica della struttura che lo ha in cura.
È chiaramente molto utile per i medici e chi ha in carico l’anamnesi, come anche per i pazienti, che non devono portare con loro il classico “librone” di esami, referti e documenti clinici, senza dunque il rischio di dimenticare qualcosa, dato che tutto si trova già nel sistema. Grazie alla CCE non è possibile che uno stesso esame venga ripetuto inutilmente, perché i medici possono controllare la storia del paziente e prescrivere solo ciò che serve, riducendo gli sprechi e soprattutto senza perdita di tempo o attese inutili.
Bisogna sottolineare come la cartella clinica che ognuno di noi ha in mente, creata in formato digitale e poi stampata, la stessa che i pazienti portano con loro alle visite, non è la Cartella Clinica Elettronica.
La gestione elettronica della cartella clinica non è sinonimo di Cartella Clinica Elettronica
Spesso si confonde la Cartella Clinica Elettronica con la “gestione elettronica” della cartella clinica tradizionale. Sono modi di gestire le informazioni cliniche dei pazienti molto differenti.
La gestione elettronica della cartella clinica – da qui il nome “cartella clinica informatizzata” – non è altro che la “gestione digitale” di una semplice cartella clinica cartacea. Questa viene salvata in forma digitale, ma poi viene stampata e firmata per poi essere salvata anche in forma cartacea.
Al contrario, invece, la Cartella Clinica Elettronica appartiene in tutto e per tutto al processo di dematerializzazione documentale. Questo significa che la sua creazione è digitale, così come le firme apposte su di essa e la sua conservazione, per la quale sussistono determinate norme che tutelano la privacy e i dati sensibili dei pazienti: cioè la conservazione digitale a norma di legge
Qui, dunque, non è solo il documento in sé ad essere “digitalizzato”, ma l’interno processo di creazione e gestione della CCE.
Come per la cartella clinica informatizzata, anche per creare la Cartella Clinica Elettronica serve un Software Gestionale Personalizzato (Lolli Group), con cui viene compilata e firmata digitalmente, ma poi viene conservata “in un archivio virtuale” e non fisico, nel rispetto della privacy del paziente e mantenendo lo stesso valore della cartella cartacea.
Sicuro che in questo modo i dati sanitari dei pazienti sono più al sicuro!
La scelta di adottare la CCE rispetto alla cartella clinica informatizzata è strettamente legata alla sicurezza dei dati sanitari personali dei pazienti.
Dati sanitari personali e CCE: è più sicuro un archivio cartaceo o uno digitale?
E’ importantissimo proteggere e contenere i dati personali e ancora più sanitari. Considerando poi il recente Regolamento europeo sulla Privacy (GDPR), le cautele sono indispensabili.
Uno dei grandi problemi della cartella clinica tradizionale è la sicurezza degli archivi e quindi dei dati sanitari qui custoditi. Se l’archivio in cui vengono conservate queste informazioni è “fisico” i rischi si moltiplicano: incendi, alluvioni, terremoti e usura dei materiali possono distruggere le cartelle cliniche archiviate e con loro i dati personali dei pazienti.
Un archivio digitale che segue i princìpi della conservazione a norma di legge, invece, può essere copiato e tenuto al sicuro in più “luoghi” (virtuali).
Meno costi di stampa, archivi e reparti più efficienti, duplicazione di esami ridotta al minimo
L’uso di una Cartella Clinica Elettronica porta l’immediato riscontro sulle spese per la stampa della struttura sanitaria. Il Politecnico di Milano ha stimato in 10 centesimi il costo di stampa di ogni foglio di carta, che diventano 30 centesimi includendo l’archiviazione e conservazione. Inoltre ci sono i pericoli e i costi della conservazione della documentazione clinica: incendi, allagamenti, alluvioni possono distruggere un archivio cartaceo.
Quando poi la CCE è condivisa con il medico di famiglia e gli altri specialisti che hanno in cura il paziente, i vantaggi per il paziente, la struttura sanitaria ed il Sistema Sanitario Nazionale SSN sono molti:
- è quasi impossibile che il paziente faccia esami e visite duplicati. Il medico consulta la Cartella Clinica Elettronica, evitando la doppia prescrizione e doppi costi
- consultare i documenti del paziente e avere un quadro clinico completo è più semplice e veloce. I tempi tra un esame e l’altro si riducono, così si riducono le spese.
Sicuro che oggi sono sempre più numerosi i documenti digitali in circon ilazione e fra questi il più noto è certamente la fattura elettronica, che a breve sarà obbligatoria per tutti.
La cartella clinica tradizionale si evolve per ottenere un sistema sanitario più efficiente
La Cartella Clinica Elettronica è quindi una evoluzione nella direzione di strumenti e processi più sicuri e più efficienti.
Dotarsi di un Software Gestionale Personalizzato (Lolli Group) in grado di gestire in modo digitale la creazione e la conservazione delle cartelle cliniche è, di certo, il primo passo per risparmiare in termini di costi garantendo una grande sicurezza dei dati sensibili a tutti i pazienti.